Archivio per novembre, 2019

Torrione del Pertusio: Renata (Grignetta, Lecco)

Posted in vie alpinistiche su roccia on novembre 2, 2019 by fraclimb

sabato 20 luglio

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Un genio! Non c’è che dire: sono un genio! Complimenti! Standing ovation!

Per prima cosa mi inabisso nel vortice della larva cominciando a capire cosa significhi poltrire a letto cosicché usciamo di casa che sono passate le 11. In sostanza all’ora in cui il vero, puro, duro caiano è già praticamente in vetta: io invece faccio come l’FF milanese che, dopo la storta del venerdì sera, c’ha bisogno del tempo per ripigliarsi. Solo che, nel mio caso, la storta è quella del mignolino sbattuto contro il divano! Frega un cazzo: sono con Jo e questo basta e avanza. Mica posso prendere il piede di porco e farla cadere dal letto anche perchè, visto che nessuno ha pensato a sollevarmi con una gru, mi trovo anch’io nella stessa posizione orizzontale! Così ai Resinelli arriviamo che manca poco all’una: il caiano, a quel punto, se non è già all’osteria a brindare, per lo meno si sta divorando il panino al salame già sul sentiero del rientro perché poi con la caldazza sale anche il rischio temporale. L’FF milanese, resosi conto che c’è troppo umido per la prestazione e siccome c’è la tipella con cui non può mica sfigurare, gira i tacchi e, dopo un gambo di sedano col tofu, opta per andare a mostrare i muscolazzi in qualche spiaggia giù al lago. Fraclimb invece se ne fotte di tutto; a lui gliene frega solo di essere con la biondina Jo con cui fare qualche vietta tranquilla rigorosamente senza un cazzo da mangiare (né il panino alla salamella né il sedano col tofu) perchè lui si deve allenare per il cainesimo extreme dove non c’è mica tempo per rimpinzarsi. Poi cosi Jo ha ben motivo per fargli la ramanzina che non va mica bene saltare i pasti, che il cervello ha bisogno di zuccheri, eccetera, eccetera. Fraclimb la guarda inebetito con lo sguardo acuto da pesce lesso e poi, alla Homer Simpson con tanto di bavetta gocciolante, conclude: “zucchero: ahaa!”. La troppa carenza di carburante ha già fatto effetto su ciò che resta della massa cerebrale. [continua]