Archivio per novembre, 2013

Grignetta: cresta Cermenati e canalone Caimi (Lecco)

Posted in scialpinismo on novembre 30, 2013 by fraclimb

sabato 23 novembre

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La mosca inizia a ronzare venerdì quando, tirando su la tapparella, sbarluccico gli occhi: possibile!?! È proprio quello che sembra? Neve sulla macchina?! Mi strofino gli occhi (forse sto ancora dormendo) ma la vista non cambia: il praticello è maculato di bianco e sui vetri della Punto è deposto un sottile strato di neve!

Il viaggio in treno non fa che confermarmi l’eccezionale precipitazione per il periodo: l’arco alpino riflette candidamente la luce solare mentre sento già lo sciabordio degli sci sulla neve. Ovviamente però le previsioni ci mettono il loro zampino tanto da provocarmi una gran confusione: Segantini in condizioni invernali, sciatina al Moncodeno o ennesima falesiata in solitaria? Alla fine decido per valutare direttamente sabato, senza comunque essere veramente deciso su ciò che mi prospetterà l’indomani.

Il cielo è nuvoloso ma non così brutto come promesso e, mentre mi dirigo a recuperare gli sci, mi decido a definire la mia meta: l’occasione sembra ghiotta e non voglio lasciarmela sfuggire, così, pur restando nelle Grigne, mi rivolgo alla sorella minore. La pallina inizia a girare nella ruota e, se tutto filerà liscio, alla fine della giornata avrò in tasca la discesa con gli sci della Cermenati!

La cresta però mi appare spelacchiata con una neve che, se da un lato copre la maggior parte del percorso, dall’altro lascia intravedere diversi affioramenti erbosi o rocciosi. Mi arrischio comunque e inforco gli sci avviandomi così sul sentiero dell’avventura. Ben presto però sono di nuovo fermo; l’inaspettata fatica cui sono sottoposto mi consiglia infatti di levare gli sci e infilarli nello zaino per poi proseguire testardamente confidando in uno strato di neve più generoso.

Raggiungo quindi l’imbocco del canalone Caimi oramai convinto che il primo tratto di Cermenati sia insciabile a meno di volersi sperimentare nell’interessantissimo sci d’erba e sassi! [continua]

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Torrione Ratti: Choco Muffins (via nuova, Grignetta)

Posted in vie alpinistiche su roccia on novembre 6, 2013 by fraclimb

venerdì 01 novembre

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E alla fine una firma forse un po’ sbilenca ce la metto pure io, resta solo da scegliere il nome: Ravensburger potrebbe anche andare bene ma forse il chiaro rimando ai puzzle risulta un po’ eccessivo. Così alla fine, grazie anche all’aiuto di Micol, salta fuori Choco Muffins, certamente più appetitoso del precedente e soprattutto perfettamente calzante per la parte centrale della prima lunghezza. Ma questa è sola la punta dell’iceberg di una giornata semi campale.

Ancora una volta recluto il Corbis o forse è lui a proporsi dandomi modo di pensare che, se anche lui ha un certo senso del masochismo, forse l’aquila lo sta già forgiando a sua immagine e somiglianza. Fatto sta che, seppure con una fitta al cuore, scartiamo già a tavolino il ritorno alla Vicenza ma, del resto, visto il tempo della settimana rischieremmo di trovare i turisti alla base delle cascate del Niagara. Mi riprendo comunque immediatamente pensando all’alternativa: perchè non tornare al Torrione Ratti e vedere di liquidare quel progetto in solitaria? Propongo così al Corbis di puntare alla Grignetta senza però dipanare il filo del progetto che si aggroviglia nella mia testa.

Carico quindi il saccone con il materiale degno di una big wall (ovvio, non sufficiente per la Fisarmonica ma comunque considerevole per una normale apertura in Grignetta!) e poi informo l’amico solo quando siamo già a Lecco. Lui non fa una piega e così mi ritrovo schiacciato dal peso della ciondolante appendice sulla schiena: ma del resto me la sono cercata! [continua]

Sasso di Sengg: via Vicenza (Grigna)

Posted in Uncategorized on novembre 1, 2013 by fraclimb

sabato 26 ottobre

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Ho fame. Sono stato 3 giorni a Colonia e ho mangiato come un vitello all’ingrasso ma ho fame. Sono affamato di crode, di chiodi, del brivido che si prova quando sotto le chiappe si ha un friend traballante. Insomma, non riesco più a tenere a bada l’aquila: prendo il telefono e preparo la vittima sacrificale, il Corbis. Mi ascolto mentre parlo al telefono: andare al Sasso di Sengg fa l’equazione con la sveglia caiana; ho un attimo di tentennamento ma poi l’aquila frulla le ali e spicca il volo. È fatta!

Partiamo dal parcheggio sopra Mandello che è ancora buio; la mulattiera scorre sotto i nostri piedi con insolita lentezza finchè, sull’ultimo tratto, scatta la molla, saluto il Corbis e mi involo a respirare l’aria della parete.

Decidiamo di raggiungere la base della via dall’opzione di sinistra, partendo diretti dal canalone di val Cassina. Rapidamente saliamo quindi fin dove un breve diedro interrompe il facile prato: provo a forzare il passaggio ma è un puzzle ricoperto da un’umida melma su cui sembra di pattinare. Non posso tirare le prese, non posso spingere sui piedi: l’unica soluzione è ribattere! Provo più in basso e credo di individuare un altro punto debole: salgo guardingo piazzando alcuni friend fino ad imbattermi in un masso incastrato nella fessura del diedro. Lo tocco appena ma questo si smuove! Attimo di panico totale: i secondi sembrano ore mentre non riesco a proferire parola. Mi immagino già precipitare verso valle stringendomi quel televisore in attesa dello schianto finale. Ma la presa scappa e il macigno scivola via, tra me e la parete: Corbis urla “sasso” e poi il solo rumore che sentiamo è l’esplosione della pietra sul sentiero. [continua]