Archivio per ottobre, 2018

Dimore degli Dei: il Risveglio di Kundalini e l’Albero delle Pere (val di Mello, Sondrio)

Posted in vie alpinistiche su roccia on ottobre 5, 2018 by fraclimb

sabato 22 settembre

RELAZIONE (Kundalini)

RELAZIONE (Albero delle Pere)

FOTO

Quando arriviamo in vista delle Dimore degli Dei già alcune cordate sono impegnate sui primi tiri di Kundalini ma sono ottimisticamente sicuro che, una volta all’attacco, il traffico si sarà smaltito. Infatti alla partenza della via abbiamo tempo di mettere radici mentre la coppia davanti a noi si diletta a piantare mezza serie di friend nella fessura iniziale: qui rischiamo di fare come l’Ivan in apertura e bivaccare nel Bosco dei Folletti, altro che epico concatenamento con Luna! Alla sosta alla base della Serpe il duo che ci precede mi chiede se vogliamo passare davanti perchè noi sembriamo più veloci: ringrazio sperando di non fare la fine della lumaca che supera la tartaruga e poi assicuro il Walter sulla spettacolare fessura con annessa esperienza mistica. Sopravvissuto alle visioni indotte dagli improbabili incastri e immensamente grato per i residuati bellici trovati all’interno della spaccatura, il Walter porta a termine la sua missione per poi mettersi in panciolle e godersi lo spettacolo del diedro Amaranto che mi divora come io con lo strudel. Solo che il sottoscritto lascia entrambi di stucco preferendo alle fauci granitiche il più rassicurante muretto sopra la sosta. Così inizio il mio viaggio mentre la giuria sotto il trampolino prepara i cartelli per i voti aspettandosi da un momento all’altro un tuffo alla Cagnotto sulla testa del Walter. Salvate le mie caviglie e la cervicale del socio, torno dopo lungo tempo ad afferrare l’erba mellica all’uscita del tiro per poi dare il via al valzer del sali-scendi nel bosco dei Folletti. Alla fine riusciamo a raggiungere l’enorme arco delle Dimore e, contemporaneamente, il tappo stitico che abbiamo davanti, fatto che provoca un immediato crollo della libido soffocando ogni velleità di passare sopra le teste dei 4 che ci precedono.

Una volta usciti da Kundalini, come se avessimo l’intera giornata a disposizione, iniziamo quindi a fare i turisti in piazza san Marco alla ricerca della traccia per lo Scoglio riuscendo nell’intento solo dopo un piacevole giro tondo nella giungla di abeti. La parete però pullula di formiche colorate come un favo di miele; guardo i nostri zainetti minuscoli che non essendo la borsa di Mary Poppins non possono contenere il porta ledge e poi resto allibito davanti al tipo che si sta confezionando un paio di guantini con lo scotch di carta (!) prima di partire per i 3 incastri che troverà sulle fessure di Luna! [continua]

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Catinaccio: Steger. Punta Emma: Architettura Gialla (Catinaccio, Trento)

Posted in vie alpinistiche su roccia on ottobre 1, 2018 by fraclimb

sabato 14, domenica 15 settembre

RELAZIONE pdf (Steger)

RELAZIONE pdf (Architettura Gialla)

FOTO

Quando arriviamo a Gardeccia è come se fossi appena uscito dalla lavatrice: apriamo la porta dell’alberghetto mentre fuori la notte ha avvolto ogni cosa e il gestore, stretto parente del rifugista dell’Allievi, ci squadra come fossimo esattori delle tasse accennando un saluto stentato. Walter prova ad alleviare il clima da pinguini calato nel locale informando che siamo i due che avevano prenotato: l’omuncolo ci consegna le chiavi, ci indica la stanza e noi, prima che ci salti sulla giugulare, ci andiamo a barricare nel locale dai letti ottocenteschi guardandoci bene dal domandare un tè caldo probabilmente diluito con acido muriatico. La mattina la stanza della colazione è apparecchiata solo per noi, unici clienti del conte Dracula che, tutto sommato, deve avere a cuore la salute delle sue denutrite vittime; così, dopo essermi ingollato torte, biscotti e yogurt con muesli, raggiungo il livello calorico minimo per portare a casa la Steger al Catinaccio.

La parete è immensa e allungata come l’uomo di gomma e noi, almeno all’inizio, studiamo le sue linee e i punti deboli ma sul torrione sbagliato finchè, folgorati come Paolo sulla via di Damasco, abbiamo la nostra rivelazione e finalmente puntiamo lo sguardo là dove gli avi caiani hanno tracciato la via. In prossimità dell’attacco veniamo bersagliati da una coppia di granatieri teutonici che, a intervalli regolari, si divertiranno a sganciarci le loro bombe e poi sulla seconda lunghezza me la vedo con l’unto; ma non quello di qualche presa patinata, no: proprio l’infido unto da marmo ecclesiastico con l’aggiunta di una passata di burro! Più su la roccia torna invece bella aderente forse perchè alla partenza del terzo tiro c’è il passo della morte certa. Forse sono un po’ annebbiato ma il rischio di una crisi di nervi sullo scorbutico passaggio è molto alto, poi rinvio il primo chiodo, ringrazio di non essere finito tra le braccia del Walter e finalmente le cose iniziano a filare per il verso giusto. Già mi vedo davanti ad una fettazza di strudel quando, senza accorgermi, subisco la metamorfosi in allocco; la trappola scatta sotto forma di una sosta intorno ad un masso e una specie di rampa che sembra calzare alla perfezione con la relazione. In realtà non ci vuole molto perchè entrambi ci rendiamo conto di essere come Anastasia e Genoveffa con la scarpetta di Cenerentola: nonostante si spinga e si stringano le dita dei piedi, la calzatura non è decisamente della nostra misura! [continua]