Archivio per Maggio, 2022

Val Divedro: Boshorn (Vallese)

Posted in scialpinismo on Maggio 23, 2022 by fraclimb

domenica 01 maggio

Scialpinismo a maggio? Nella mia testa la stagione è già finita (soprattutto in un anno dove i fiocchi di neve sono stati rari come le gnocche caiane) ed io sono entrato nell’esclusiva ottica arrampicatoria però la proposta del Walter non è male, orario di partenza a parte. L’idea di ritrovarci alle 5:30 mi fa infatti precipitare nei tempi bui dell’oscurantismo dell’aquila quando era d’obbligo partire prima del sole non si sa bene per quale assurdo motivo così riesco a convincere l’adepto marchiato del sodalizio a ritardare la partenza di una mezz’oretta. Raggiungiamo quindi il parcheggio dove sembra esserci la ressa pre-saldi mentre più in alto la fila di scialpinisti si snoda già lungo il pendio, orda famelica degli ultimi sprazzi di neve. Mi assicuro che il Walter non parta per la finale olimpica dei 100 metri, lui mi garantisce che oramai si è ritirato dalla specialità ma evidentemente è solo una tattica per tenere a bada gli avversari perchè sul portage iniziale parte come all’inizio di un Gran Premio. Subito lo richiamo all’ordine perchè non ho mai sopportato le partenze con annessa vomitata del cuore, ho sempre bisogno di preriscaldare i motori così il Walter lascia il pedale dell’acceleratore e rinuncia a difendere il suo titolo. Solo che la schiera là davanti mi attira come le mosche al miele: la inquadro nel mirino, attendo che le gambe siano calde e poi la punto come i segugi con la lepre finché mi ritrovo su un pianoro con le nuvole che ci avvolgono come il piumone invernale. Devo trovarmi nella sala stampa della montagna perchè un tizio, che pare un local della zona, inizia a mitragliare il drappello (tra cui il sottoscritto) con domande a raffica: – Dove andate? Che portate? Quanti siete? Due Fiorini – Ovviamente non ricordo un fico secco del nome della nostra meta: a quello ci pensa il Walter, io ho solo la vaga idea di dove sia la cima sulla carta così estraggo la mappa per cercare di rispondere al curioso. [continua]

Verdon: La Demande (Provenza)

Posted in falesia, vie alpinistiche su roccia on Maggio 14, 2022 by fraclimb

venerdì 15, lunedì 18 aprile

Squadro il Gughi stranito:

– Ti sei rifatto le labbra? Sembri un africano con gli occhi blu –

Mi guarda con un sorrisetto appena accennato e poi finalmente riusciamo a partire: mezza giornata di ritardo ma considerando che la mattina sembrava che tutto potesse saltare causa herpes post insolazione dell’amico, non mi lamento e schiaccio sull’acceleratore, direzione ovest! Passiamo il Monginevro, entriamo in Francia e io esco da internet col Gughi che, per risparmiare, non fa più una ricarica da quando le offerte si contavano per numero di SMS gratuiti: ottimo, siamo isolati nel territorio francofono senza uno straccio di cartina stradale così, quando ci ritroviamo nelle Ceüse sbagliata (la stazione sportiva in cima al complesso montuoso ma esattamente sul versante opposto alla famosa falesia), siamo definitivamente fottuti: – Signori, è stato un onore viaggiare con voi stasera –

Giriamo il Caddy verso valle e, fendendo la notte, riprendo la prova speciale: sappiamo di dover andare verso Tallard poi i cari vecchi cartelli stradali si impietosiscono, compare quello per Sigoyer e dopo un’altra serie di curve in salita rischiariamo il parcheggio.

Venerdì mattina siamo avvolti dal sorriso della Gioconda degli FF, un capolavoro di calcare che ricorda una ciambella posizionata sopra un montarozzo che risale dolcemente dalla vallata. Che ci fa un caiano come me da queste parti? Per distruggere il nemico, bisogna prima conoscerlo e come meglio farlo se non nel suo tempio sacro? C’è solo un difetto (oltre al fatto che il disco volante calcareo sarebbe potuto atterrare in terra italica): il sentiero d’avvicinamento è un percorso turistico che taglia avanti e indietro il basamento col risultato che si superano chilometri per guadagnare pochi metri di dislivello. Ma d’altra parte si sa, gli FF non sono mica abituati a muovere gli arti inferiori! Passiamo riverenti sotto il settore di Biographie con i suoi buchi che sembrano quasi tenibili se il pannello calcareo fosse inclinato nella direzione opposta e poi andiamo ad incrodarci a Demi Lune. In effetti la prima giornata non si rivela particolarmente proficua: c’ho una serie di turbe psicologiche che non mi fanno godere a pieno della scalata lasciandomi davanti questo capolavoro un po’ come un vegetariano di fronte ad una fiorentina. Poi sabato migriamo perché il falesismo va preso a piccole dosi. Direzione Verdon dopo che il Gughi si è deciso a dilapidare i soldi (dei suoi) con una ricarica. Il canyon ci accoglie con la sua schiera di turisti fotografi per i quali i climber sono un po’ come i leoni in un safari. Girovaghiamo un po’ alla ricerca della linea di discesa e poi siamo artefici del nostro destino. Ci piace però vincere facile e al primo approccio dopo svariati anni, optiamo per una salita senza vera lotta con l’alpe, per quella ci riserviamo l’indomani. La Demande. [continua]

Pilastro Lomasti: Sylvie (val d’Aosta)

Posted in Uncategorized on Maggio 2, 2022 by fraclimb

domenica 10 aprile

Partiamo dal presupposto che non scalo visto che qualcuno mi ha detto che sotto l’8b non è arrampicata. Di fatto conosco solo una persona che arrampica, tutti gli altri fanno altro, non so bene cosa; mal comune, mezzo gaudio come si suol dire. Però questa volta ho proprio esagerato: toccato il fondo del barile ho iniziato a trivellare e, in questi periodi di crisi energetica ma anche di malumori ambientali, il fatto potrebbe avere una valenza particolare. Poi c’è da chiarire perchè in questi due decenni di caianesimo sia la prima volta che metta piede al Lomasti; molto semplice: ho sempre ritenuto privo di senso fare un simile viaggio per scalare sopra l’autostrada e su un genere di vie che personalmente ritengo insignificanti e de-motivazionali. A quel punto, tanto vale farsi un giro nel più vicino Ticino (dove tra l’altro non bisogna vendere un rene per pagare l’autostrada). E, in fin dei conti, posso dire che avevo ragione! Ergo: prima e ultima volta che vado a fare non so cosa (a parte tirare carpenteria) da queste parti. La cosa che ho preferito? Sicuramente la variante d’avvicinamento con apertura di un’interessante via con le seguenti difficoltà: II / arbusti spinosi / alberi / erba q.b. Già perchè convinti che il tornante e la traccia siano quelli giusti, siamo andati ad infrattarci per poi scoprire di essere un buon centinaio di metri sotto la traccia corretta col pilastro che si “staglia” (o meglio si fa largo tra la boscaglia) sopra le nostre teste. Vinco la pagliuzza più grande e quindi mi tocca partire: sarà l’unico tiro, insieme all’ultimo, dove non toccherò ferri per raggiungere la sosta. Scalato quindi? No, siamo ben lontani dall’8b! [continua]