domenica 16 marzo
Cos’è la pianificazione? Cosa vuol dire studiare i bollettini meteo e le carte del pericolo valanghe? Perchè partire all’alba quando si può comodamente poltrire tra le coperte? Sto stravolgendo i basilari principi caiani; rinnego le mie origini, la mia natura di tira chiodi; guardo borioso la massa e mi elevo allo stato di ribelle. Porto la bandiera del nuovo verbo: allenamento, velocità e, soprattutto, nanna! Si, perchè di fatto tutto nasce dall’esigenza di dormire mescolata all’istintuale necessità di andare per monti onde evitare di arrivare al martedì e implodere o esplodere.
Come spesso capita, sabato non so ancora cosa andrò a fare: caianesimo extreme in Grignetta o in Valtellina? Ho in mente una salita, solo che dovrei partire ben prima dell’alba per poi evitare di fare notte e quindi la cosa non si sposa con il principio numero uno stabilito per domenica: non puntare la sveglia! Mi alzo poco prima delle 9: guardo la carta, saluto Micol e mi avvio verso la mia corsa.
Il vento è la mia unica preoccupazione oltre che l’unica certezza del giorno prima, solo che non pensavo di trovarlo ancora prima di San Bernardino! Continuo a salire fino al paese e poi lascio l’auto; sono le 11:15, l’orario perfetto per partire per una scialpinistica! Tanto per iniziare metto l’easy-turbo: devo preservare le forze anche perchè per guadagnare tempo non ho fatto colazione! Insomma, non mando giù nemmeno le regole basilari!
Subito Eolo mi fa cambiare facendomi puntare ad una vetta dove il suo alito sia presumibilmente meno pesante. Uno sguardo rapido alla cartina e poi mi involo su per il pendio: ogni tanto le tracce ci sono, poi spariscono e allora disegno la mia traiettoria cercando di ridurre al minimo lo sviluppo.
Il vento ci da dentro ma io non sono da meno: raggiungo una zona in falso piano, supero un trio e mi avvicino alla spalla terminale. [continua]