domenica 28 maggio
“Dio non gioca a dadi” noi invece sì! D’altra parte i meteorologi sembrano sparare le previsioni del lotto piuttosto che quelle meteo e così, dopo un’accurata consultazione con la maga Magò, giochiamo l’azzardo rifiutandoci di rimandare per la terza volta l’uscita in Grignetta. La strega però deve trovare particolarmente divertente prendere per i fondelli chiunque le chieda un parere e così, quando oramai il giro sembra concluso senza danni, mi ritrovo nelle condizioni di un vestito appena uscito dalla lavatrice. D’altra parte se avessimo interpretato correttamente i presagi del fato, non ci saremmo trovati in una simile situazione. Eppure era tutto chiaro fin dal piazzale dei Resinelli dove l’unica cosa azzurra visibile sono le strisce del parcheggio mentre, lato cielo, si potrebbe chiedere a “Chi l’ha visto?”. Ma noi abbiamo la maga Magò dalla nostra e quindi ci sparpagliamo tra le guglie col sottoscritto che viene affiliato al gruppo del giro del Fungo. Dopo oltre una decade mi ritrovo quindi diretto a quel trittico di guglie con un pensiero rivolto alle mie più recenti prestazioni ed un altro al cielo che, al momento, è avvolto dal classico cappello della Grigna. Per il resto la montagna sembra ancora sopita, forse appena disturbata dalle due cordate alla base della Torre che scorgiamo già dalla Direttissima. Superiamo gli ultimi sali scendi, quindi la traccia che rotola giù verso la nostra meta fino a trovarci gli altri caiani ancora intenti alla partenza della normale alla Lancia. Al momento non mi suona alcun allarme sulle loro doti da velocisti, forse perché sto cercando di focalizzarmi solo sul mio obiettivo, la Corti che somiglia a tratti ad uno scivolo per la risalita dei salmoni. Quando però raggiungiamo la cima della Torre e sbattiamo contro quelli di Seregno venuti forse a caccia di farfalle, qualche dubbio inizia a farsi strada. [continua]