Archivio per giugno, 2011

Valmasino: via Morbegnesi (Cengalo)

Posted in vie alpinistiche su roccia on giugno 27, 2011 by fraclimb

sabato 25 giugno

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In principio era il Caianesimo e il Caianesimo era presso le Dolomiti e il Caianesimo era le Dolomiti. E il Tiraggio dei Chiodi era in principio presso le Dolomiti. Tutto fu salito per mezzo del  Tiraggio dei Chiodi e senza il Tiraggio dei Chiodi nulla fu salito. Nel Tiraggio dei Chiodi era la conquista della vetta e la conquista della vetta era la luce del caiano. Ma la luce non riuscì a penetrare le tenebre e i caiani restarono nelle tenebre dove fu pianto e stridore di denti.

In principio le Dolomiti crearono la Marmolada ma la Marmolada era deserta e vuota. Poi le Dolomiti dissero: “facciamo il caiano a nostra immagine e somiglianza: domini sopra le rocce e i ghiacci dei monti, sui massi e su tutte le pareti della terra”. Le Dolomiti crearono il caiano a propria immagine, a immagine della Marmolada lo crearono. E le Dolomiti lo benedissero e gli dissero: “Scala, conquista e tira i chiodi, solca la Marmolada con le tue linee e poi tutte le pareti della terra”. Le Dolomiti dissero ancora: “Ecco, noi ti diamo ogni fessura da chiodi su tutta la superficie della Marmolada e ogni tipo di buco: questi ti serviranno per conquistare la vetta”. E così fu. E le Dolomiti videro tutto quello che avevano fatto ed ecco era molto buono. E fu sera e fu mattina e venne venerdì. [continua]

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Val d’Ossola: rifugio e passo Andolla

Posted in escursioni on giugno 21, 2011 by fraclimb

sabato 18 e domenica 19 giugno

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Con la due giorni si chiude anche questo corso di primavera dell’alpinismo giovanile: siamo diretti in una località nuova un po’ per tutti, scovata spulciando su internet visto che il rifugio in programma era già troppo pieno. I tergicristalli del nostro pullman danzano senza sosta nel vano tentativo di liberarsi dalle gocce che continuano a battere sul parabrezza finché il nostro viaggio termina. Ma il ticchettio ridondante prosegue imperterrito sui nostri ombrelli mentre la pioggia fa il bagno nel laghetto turchese che ci accingiamo a costeggiare. Una bassa coltre grigia ricopre come un mantello tutto il paesaggio mentre si specchia vanitosa nella tranquilla massa d’acqua. La nostra fila sgargiante e variopinta spicca nell’ambiente silenzioso mentre si fa strada lungo il sentiero pianeggiante scavato nella roccia ma del rifugio non vi è nessuna traccia. Camminiamo verso l’ignoto mentre le forme svaniscono pochi metri davanti ai nostri piedi. Solo il rombo del torrente che borbotta più in basso rompe il silenzio della valle addormentata: è carico d’acqua, una massa turbolenta e scalmanata che si contrappone al tranquillo sgocciolio dello stillicidio piovano. Poi finalmente si inizia a salire ma del rifugio nessuno vede traccia. Ci apriamo un varco nella nebbia sfruttando la generosa segnaletica finché finalmente spettrali si materializzano i cavi della teleferica che paiono sbucare dal nulla. Ancora pochi passi e finalmente raggiungiamo il caldo rifugio. [continua]

Traversata Civiglio San Primo

Posted in mountainbike on giugno 20, 2011 by fraclimb

 domenica 12 giugno

Sento la mancanza di una cainanta, voglio disperatamente caianare ma questa domenica sembra che tutti si dedicheranno a qualche salita plaisir. Vagliate le opzioni disponibili, non mi resta che inforcare la mia bici e iniziare a pedalare. In fondo lo sfacchinare è un ingrediente fondamentale del caianesimo e, almeno in parte, potrò soddisfare le mie esigenze.

L’obiettivo è il faro di Brunate per poi prendere il sentiero delle colme ma poi mi butto nel bosco già all’altezza di Civiglio considerando che prima abbandono l’asfalto, meglio è ma, soprattutto, che salire al faro è una vera sbatta! La mulattiera è un muro invalicabile: per fare un paragone alpinistico, sarà più di VI! Così, più presto di quanto avessi pensato, mi trovo a spingere il mio mezzo su per la ripida stradina che poi diventa sentiero. Poi, finalmente, esco sulla dorsale e ritorno a pedalare: la progressione non è certo veloce ma almeno appoggio le chiappe sulla sella. E poi sono allo spettacolare bosco di faggi: la stretta traccia è ricca di fango e ben presto mi rendo conto del perchè i copertoni sono tassellati; peccato che i miei tasselli sono oramai un antico ricordo!. Su una bici che scivola come un’anguilla, supero la lunga traversata per poi gettarmi come un kamikaze sulla salita che conduce alla baita Riella; presto i ruoli cambiano nuovamente: io a terra e la bici davanti che si lascia spingere su dalla rampa. [continua]

Valle Maggia: Morella

Posted in escursioni on giugno 15, 2011 by fraclimb

domenica 05 giugno

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Proprio non vogliamo perderci la gita in programma e così, nonostante le previsioni diano pioggia, confermiamo il ritrovo a Muggiò. Solo che di Muggiò ce ne sono almeno due nelle vicinanze di Como. Fidandoci della compagnia di pullman cui ci affidiamo attendiamo pazientemente l’arrivo del nostro torpedone cercando invano di capire dove si sia cacciato il nostro autista: ma ovvio, lui ci aspetta a Muggiò ma quello sbagliato! Così riusciamo a partire per la Svizzera con un’ora di ritardo dopo esserci già buscati una buona razione di acqua. Oltre confine la solfa non cambia: pioggia; superato il Ceneri è ancora l’acqua a dominare come anche a Cevio dove lasciamo il pullman. [continua]

Ratikon: Freude Herrscht (Chlein Venedig)

Posted in vie alpinistiche su roccia on giugno 10, 2011 by fraclimb

venerdì 03 e sabato 04 giugno

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Sembra quasi che il tempo si stia divertendo a fare le bizze proprio in corrispondenza del ponte del 2 giugno ma, del resto, dopo la siccità dei mesi scorsi, un po’ di acqua non guasta, sempre che poi non cominci ad eccedere facendo rimpiangere la siccità! Tempo brutto o bello, io e Micol vogliamo sfruttare la nostra tendina e così eccoci alla disperata ricerca sulle carte meteorologiche di un simbolo diverso dalle goccioline d’acqua. Il tutto poi deve corrispondere ad una zona dove sia meritevole scalare. Insomma, abbiamo di fronte un bel rompicapo che riusciamo comunque a dipanare optando prima per le montagne intorno a Sion e poi, viste le ultime previsioni, per la zona del Rätikon e, precisamente, per la vallata di Kublis dove iniziamo la nostra vana ricerca di un parcheggio gratuito: tutti gli spiazzi sono però assediati da temibili macchinette succhia soldi e, tra l’altro, non abbiamo con noi nemmeno un franco! Alla fine non ci resta che prendere atto della situazione e cedere al salasso accostandoci al vampiresco oggetto almeno per avere una vaga idea di quanti reni dovremo mettere in vendita per fermarci due giorni. Subito una buona notizia: il piccolo Dracula riceve anche gli euro. Ottimo! Ma la seconda novità è ancora meglio della prima: il cambio applicato è decisamente a nostro favore e così alla fine con solo 3,50€ potremo lasciare la vettura fino alle 18 del sabato! [continua]

Zucco della Penduliva: Minas Tirith

Posted in vie alpinistiche su roccia on giugno 6, 2011 by fraclimb

giovedì 02 giugno

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Il tempo non promette nulla di buono e, tra l’altro, fino all’ora di pranzo di mercoledì ha piovuto, quindi l’unica possibilità di scalare sembra legata alla falesia o, ad essere fortunati, ad una qualche vietta nei dintorni di Lecco, con l’ambizione non troppo nascosta di fare una puntata al Medale. E invece Cece tira fuori una di quelle proposte che scombussolano tutti i piani facendo immediatamente cambiare dopo un rapido giro di telefonate la meta già fissata.

Partiamo da Lecco alle 8 e, dopo il breve tragitto in auto, eccoci a salire per il sentiero alla volta della parete:  la traccia, inizialmente ben marcata, si trasforma ben presto in un ghiaione dolomitico costringendoci a progredire praticamente a quattro zampe con il risultato che, per ogni passo fatto verso l’alto, ridiscendiamo per diversi centimetri insieme ad una miriade di pietre. E’ una lotta contro la gravità! Continuando a salire lungo questo sfacelo, raggiungiamo l’attacco della via: il clima è piuttosto umido mentre in cielo sonnecchia una striscia grigiastra che non preannuncia nulla di buono ma, almeno, ci riparerà dai raggi del sole che, al momento, rimane nascosto alla nostra destra. [continua]