sabato 09 ottobre
Armeggio con la macchinetta del parchimetro cercando di scaricare la app per il pagamento visto che con me non ho nemmeno una moneta ma il cellulare non ne vuole sapere di connettersi alla rete. Tutta questa tecnologia mi fa diventare matto e, alla fine, per la centesima volta, la mia natura da caiano anni ‘30 si prende l’ennesimo smacco. Torno all’auto con la coda tra le gambe rimuginando se spostarci verso la vicina Italia o rischiare di dilapidare la futura tredicesima in un multone epocale per mancato pagamento del parcheggio quando la Jo scopre di avere un gruzzoletto metallico nel portafogli. Questa almeno è fatta, ora però dobbiamo metterci in moto perchè qui l’aria è frizzante come la Perrier! Usciamo così dal paese, ci facciamo sedurre da alcune castagne e poi siamo al primo enigmatico bivio: pare che la cima sia a destra ma, contemporaneamente, anche a sinistra così finisce che optiamo per la prima direzione per poi sbagliare qualche cosa e ritrovarci sull’altro sentiero. Poco importa, in fondo da qualche parte stiamo pur sempre andando! Passiamo così oltre il Sasso Rosso (un’altra cima simile al Nuvolone, buona solo per mettere una X sulle vette raggiunte) e, poco oltre, raggiungiamo l’anticima del monte Boglia. Siamo a picco sul lago di Lugano ma il panorama gioca al vedo non vedo con le nuvole. [continua]