Archivio per luglio, 2016

Val Bregaglia: capanna Sciora (Grigioni)

Posted in escursioni on luglio 14, 2016 by fraclimb

sabato 09 luglio

RELAZIONE pdf

FOTO

Caianamente parlando pago il mio volere conciliare le esigenze di coloro con in quali ho intessuto rapporti alpinistici nella settimana: per non deludere nessuno, ho infatti tenuto in sospeso un paio di programmi e altrettanti amici col risultato che loro si sono organizzati e il sottoscritto si è trovato a navigare da solo sulla zattera alla deriva. A volte però capita anche di incappare in qualche isola sperduta, un gioiello inaspettato nell’immenso oceano, così anche oggi, la dea bendata ha volto il suo sguardo pietoso sul sottoscritto. Mentre infatti sono in preda alla disperazione, vorticando in un flusso di semi depressione convinto che vagherò verso il nulla sulla mia tinozza per tutto il sabato, Micol mi mostra un miraggio: gita con Vero e Samu. Ottimo! Peccato solo che l’immagine sia nitida come una giornata di nebbia: praticamente non riusciamo a districarci tra le 3 possibili alternative perchè, di fatto, nessuno vuole indirizzare la scelta con decisione. Alla fine, dopo che il canton Berna sembrava balzato agli allori della gloria, optiamo per una delle due mete a est e così eccoci sulla superstrada per Colico per poi risalire su per la val Bregaglia. Il primo intoppo è la fermata colazione: inaccettabile perdita di tempo, soprattutto se non sono ancora le 8, si ha davanti l’intera giornata e nei programmi abbiamo circa 900 metri da superare per arrivare al rifugio. Il secondo inconveniente è l’erogatrice del biglietto per salire al Laret: tentiamo con la carta ma senza risultato quindi cerchiamo di cambiare i nostri 10 franchi in banconote con altrettante monete ottenendo quanto voluto solo dopo una logorante filippica da parte della commessa dell’alimentari, per poi scoprire che la macchinetta non funziona! [continua]

Pubblicità

Parete nord Tour Ronde (Alta Savoia)

Posted in vie alpinistiche su ghiaccio e/o misto on luglio 11, 2016 by fraclimb

domenica 03 luglio

RELAZIONE pdf

FOTO

La prospettiva di inizio settimana era ben diversa: scalata dura su una serie di vie che di fatto coprono metà dell’arco alpino, peccato solo non aver incontrato anche il consenso delle previsioni!Così l’ipotetica meta si sposta in zona Briancon, su una salita che ha tutte le prerogative della noiosa, insignificante e costosa linea da FF; appurato che Cece è in compagnia di altri tre assatanati, mi rivolgo quindi ad altri lidi alla ricerca di qualcosa che profumi di caianesimo. Eccomi quindi, come da tradizione, a completare l’incastro solo al venerdì, ottenendo i permessi di Micol e preparandomi psicologicamente ed economicamente per quella che sarà la caianata della domenica. Già, perchè quando il Giaguaro risponde alla mia richiesta dicendo che andrà coll’Umbe a fare la nord della Tour Ronde, non ci penso due volte ad aggregarmi. Monte Bianco? Parete nord? La manna del caiano! Solo col passare delle ore mi viene in mente che quei maledetti di Courmayeur chiedono il sangue per la funivia che sale a punta Helbronner. Comunque, oramai sono in ballo, mi preparo a fare il donatore perchè non voglio finire tra la schiera di indecisi che si tirano indietro dopo aver proposto la salita con l’ultima funivia del sabato per poi dormire in tenda (grande sbatta!) e partire la mattina prestissimo così da avere delle “buone condizioni”.

La sveglia della domenica è comunque ben prima dell’alba tanto che verso le 6 siamo già davanti alla biglietteria e, alle 7, siamo catapultati nel mondo dei ghiacci perenni. Ci muoviamo rapidamente verso l’attacco restando ancora una volta strabiliato per il mondo di granito rosso e ghiaccio che si protende dal circo glaciale. Prima o poi tornerò a mettere le mani sul Gran Capucin!

Poi arriviamo in vista dell’attacco. Nello zaino abbiamo il mondo, scarpette comprese, perchè il dubbio che la parete non fosse in condizioni ci ha consigliato di valutare delle alternative. [continua]

Valle Spluga: lago del Truzzo e rifugio Carlo Emilio (Sondrio)

Posted in escursioni on luglio 1, 2016 by fraclimb

sabato 25 giugno

FOTO

Noi ci proviamo ugualmente perchè, con queste previsioni, non si può mai sapere: magari, ad essere fortunati, il sole gira nel verso giusto regalando una buona giornata oppure, ad essere antipatici alla dea bendata, si può restare tutto il giorno con l’ombrello aperto. Eppoi c’è da considerare che oggi è sabato e, per una regola ferrea, nel week end qualcosa bisogna andare a farla, costi quel che costi. Così la sveglia suona puntuale e noiosa come una zanzare sfuggente: precipito dal materasso e, la prima preoccupazione, è sincerarsi che fuori Noè non abbia già varato l’arca. Fuori tutto è tranquillo: al porto non si muove nulla e il più vecchio animalista del mondo guarda scornato il cielo che non rivela alcun segno della preannunciata pioggia.

Raggiungiamo Chiavenna dove le previsioni malauguravano temporali già dalla metà mattina ma tutto sembra tranquillo: o è la calma prima della tempesta o siamo nell’occhio del ciclone o, più semplicemente, la dea bendata sta voltando il suo sguardo su di noi. Prendiamo quindi l’infinita serie di tornanti che risale lungo una stradina costruita apposta per favorire l’incastro di due auto fino ad arrivare davanti ad un cartello di divieto d’accesso dove parcheggiamo. Sono inguaribilmente ottimista e quindi piazzo comunque il para sole per poi iniziare la nostra colante inerpicata su per la scalinata in direzione dell’evidente chiesa del paese. Dopo un comico ma rapido errore di valutazione scusato con la disposizione fuorviante dei bolli bianchi e rossi, ci immettiamo quindi lungo il sentiero corretto infilandoci nel bosco e godendo finalmente di un breve tregua dall’afa imperante. Dietro le nostre spalle una scia appiccicosa e bagnata si protrae come i sassi di Pollicino mentre ci squagliamo come un gelato al sole. Intanto, la traccia inizia lentamente ma inesorabilmente a perdere quota; strano: mi pareva che in montagna prima si andasse in salita e, solo al ritorno, in discesa! Praticamente, quando raggiungiamo l’abitato di Drugo, siamo tornati alla stessa quota di partenza! [continua]