Archivio per settembre, 2022

Traversata della Scozia

Posted in mountainbike on settembre 14, 2022 by fraclimb

martedì 09, venerdì 19 agosto

Cronista: “Capitano, un commento su questa vittoria”

Capitano (Lella): “Si… è stata dura, difficile, però abbiamo, ho fatto bene. Ho lottato, mi sono allenato duramente e alla fine ho dimostrato ancora che questa fascia me la merito”

Cronista: “Già! Un commento sulle parole dei tuoi detrattori: dopo l’infortunio di maggio erano in molti a darti spacciato”

Capitano: “Si, infatti. Tutte parole buttate al vento. Cattiverie gratuite. Dopo la rottura della tibia gli sponsor volevano abbandonarmi. Ho messo insieme una squadra di scappati di casa ma alla fine ho dimostrato di essere ancora il più forte. Uno smacco per gli sportivi da tastiera. Ma io lo sapevo, fin dall’inizio. Sono il più forte e ho intenzione di restare sulla cresta dell’onda ancora per molti anni”

Cronista: “Quindi quanto ti hanno aiutato i tuoi compagni”

Capitano: “Poco o nulla. Lo ripeto: sono degli scappati di casa. Basta guardarli. Uno è un ex corridore il cui muscolo più allenato è la lingua [Andre]. Poi abbiamo lo spilungone [il sottoscritto] che crede di essere un alpinista ma, come fa ridere i polli lì, lo ha fatto anche con le due ruote”

Cronista: “Eppure mi sembra che si siano difesi egregiamente: scatti e contro scatti, salite divorate manco avessero un motore nella bici…”

Capitano: “Li ho fatti divertire un po’. Sono come dei bambini: gli dai il contentino e non rompono le palle. La vittoria è solo merito mio. Ho sempre controllato, fin dalla prima tappa e poi, al momento opportuno, ho tirato fuori la zampata e, zac, ecco ora chi veste la maglia di campione di Scozia. Come se chi mi conosce non l’avesse saputo fin dalla prima spinta di pedali”

Cronista: “E gli avversari?”

Capitano: “Come ti ho già detto, avevo il mondo contro. Una squadra forte, organizzata. Il capitano [Laura] è il leone dalla criniera rossa. Poi ha un gregario forte [Fra]: ha studiato il percorso, chilometro per chilometro. Sapevano tutto: ogni salita, ogni discesa. Mica come i miei due sottoposti: due inetti. Ma alla fine la mia classe è venuta fuori” [continua]

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Ago di Tredenus: via Virginio Quarenghi. Gemello Settentrionale di Tredenus: via Federico Giovanni Kurz (val Camonica)

Posted in vie alpinistiche su roccia on settembre 3, 2022 by fraclimb

sabato 30, domenica 31 luglio

La Walter-Mobile romba tra le curve strette addentrandosi nella valle. Chiaramente non so quasi nulla su quello che mi aspetta: ho solo chiaro che anche per questo fine settimana renderò omaggio al Caianesimo e mi riempirò la pancia (per quanto sia possibile) coi Saikebon, la nuova frontiera 2022 dell’alimentazione col fornelletto. Poi il mezzo si ferma alla piazzola nonostante il sottoscritto e il Marco provino a pungolare il pilota per continuare verso il rifugio risparmiandoci qualche minuto di sfacchinata perchè in fondo un po’ di frocio falesismo si annida anche in noi. Ma il Walter, forgiato dall’aquila, non molla così carichiamo gli zaini e ci avviamo a farci la scorpacciata delle tempistiche per il bivacco. Illusi! Il sentiero inizia a srotolarsi avanti e indietro tagliando in continuazione l’anfiteatro e facendoci passare sotto la tolla del bivacco un’infinità di volte come fossimo alla sfilata di Valentino e così finisce che arriviamo alla meta in tempo per foderare lo stomaco col panino al formaggio del pranzo. Poi cala l’attesa: in basso ci si squaglia per il caldo mentre qui sembra di essere in una piccola cella frigorifera con una serie di nuvole che si diverte a stazionarci sopra la crapa mentre si alza la brezza fantozziana che sembra far tramontare ogni sogno di scalare l’Ago di Tredenus. Ma all’ora della merenda il tempo sembra migliorare, ci guardiamo negli occhi e, non potendo scapparci la limonata, ci catapultiamo verso l’attacco confidando di rientrare per i Saikebon. Il metodo di scelta del capocordata è un complicatissimo algoritmo elaborato direttamente dalla genialità di Stephen Hawking: la pagliuzza più corta decreterà colui che porterà il trio in vetta. E il caso vuole che sia il Marco il prescelto, l’unto del Caianesimo, lasciando poi al sottoscritto e al Walter l’onere per l’indomani. Così partiamo per un diedro appena uscito insieme al prosciutto dalla cella frigorifera: mentre le corde filano, le dita si rattrappiscono finchè finalmente riescono a toccare il granito per poi puntare alla sosta dove l’effetto frigorifero finalmente termina. Per il resto la via fila liscia con noi secondi che, com’è giusto che sia, ce ne infischiamo dei potenziali patemi del capocordata fugati, a dirla tutta, dalla mitragliata di chiodi presente sullo spigolo. Come da programmi rientriamo giusto in tempo per l’ora di Saikebon, formaggio e bresaola svelando così il mistero di giornata: il motivo per cui lo zaino del Walter sembrava un mastodonte obeso. Liberiamo quindi Walter-Sisifo del suo macigno mentre un’altra coppia di scalatori prova a trovarsi un cantuccio nella nostra colonia. [continua]