martedì 09, venerdì 19 agosto
Cronista: “Capitano, un commento su questa vittoria”
Capitano (Lella): “Si… è stata dura, difficile, però abbiamo, ho fatto bene. Ho lottato, mi sono allenato duramente e alla fine ho dimostrato ancora che questa fascia me la merito”
Cronista: “Già! Un commento sulle parole dei tuoi detrattori: dopo l’infortunio di maggio erano in molti a darti spacciato”
Capitano: “Si, infatti. Tutte parole buttate al vento. Cattiverie gratuite. Dopo la rottura della tibia gli sponsor volevano abbandonarmi. Ho messo insieme una squadra di scappati di casa ma alla fine ho dimostrato di essere ancora il più forte. Uno smacco per gli sportivi da tastiera. Ma io lo sapevo, fin dall’inizio. Sono il più forte e ho intenzione di restare sulla cresta dell’onda ancora per molti anni”
Cronista: “Quindi quanto ti hanno aiutato i tuoi compagni”
Capitano: “Poco o nulla. Lo ripeto: sono degli scappati di casa. Basta guardarli. Uno è un ex corridore il cui muscolo più allenato è la lingua [Andre]. Poi abbiamo lo spilungone [il sottoscritto] che crede di essere un alpinista ma, come fa ridere i polli lì, lo ha fatto anche con le due ruote”
Cronista: “Eppure mi sembra che si siano difesi egregiamente: scatti e contro scatti, salite divorate manco avessero un motore nella bici…”
Capitano: “Li ho fatti divertire un po’. Sono come dei bambini: gli dai il contentino e non rompono le palle. La vittoria è solo merito mio. Ho sempre controllato, fin dalla prima tappa e poi, al momento opportuno, ho tirato fuori la zampata e, zac, ecco ora chi veste la maglia di campione di Scozia. Come se chi mi conosce non l’avesse saputo fin dalla prima spinta di pedali”
Cronista: “E gli avversari?”
Capitano: “Come ti ho già detto, avevo il mondo contro. Una squadra forte, organizzata. Il capitano [Laura] è il leone dalla criniera rossa. Poi ha un gregario forte [Fra]: ha studiato il percorso, chilometro per chilometro. Sapevano tutto: ogni salita, ogni discesa. Mica come i miei due sottoposti: due inetti. Ma alla fine la mia classe è venuta fuori” [continua]