Archivio per marzo, 2013

Mongolfiera: la Fisarmonica (III, Grignetta)

Posted in vie alpinistiche su roccia on marzo 21, 2013 by fraclimb

sabato 16 marzo

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E alla fine ritorna! Metri nuovi: 0; motivazione: affondata in un buco nero. Il più grande problema insoluto delle Alpi resta ancora tale! Tutto nasce a causa o per merito (devo ancora raccogliere e riordinare le idee) delle previsioni meteo. Questo inverno proprio non vuole decidersi a cedere il passo e, con l’ennesima perturbazione, porta ancora neve e vento tempestoso che soffiano via i sogni di quota di Luca. È lui a rivoltare la frittata e a ribattere sul chiodo sopito; a me non era nemmeno passata per l’anticamera del cervello! E mentre mi accingo a sprofondare nelle calde coperte, un sorriso a 32 denti mi si stampa in volto; ora abbiamo l’arma in più: un vertiginoso passo in avanti nelle qualità e potenzialità tecniche del team d’assalto. Si, perchè oramai è una guerra, una lotta senza frontiera, chiodo dietro chiodo, staffata dietro staffata alla spasmodica ricerca dell’urlo “vetta!”.

La porzione di Grignetta che ci interessa è sostanzialmente pulita dalla neve: ne resta un po’ nei canali ma nulla di particolarmente preoccupante. Per precauzione infiliamo comunque i ramponi nello zaino, giusto per aggiungere qualche etto ad un peso che, evidentemente, non pare degno dell’impresa. Ma i ferri, nonostante il canale d’accesso alla parete-della-gloria-imperitura sia impataccato di neve gelata, resteranno all’asciutto per tutta la giornata.

Caricato il consueto marasma di materiale, parto così per il primo tiro: salgo con circospezione fino alla clessidra quindi, dopo alcuni metri su roccia bruttina, agguanto la scolorita corda che penzola dalla sosta e che mi permette di superare agilmente l’infido prato verticale. [continua]

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Val Masino: Romilla

Posted in cascate on marzo 12, 2013 by fraclimb

sabato 09 marzo

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Mi metto nei casini da solo. Preso dalla bramosia di caianare su qualche canale, accetto l’invito di Colo per poi ricordarmi che alle 6 ho la presentazione del corso di AG. Riprendo il telefono e smantello i piani acconsentendo, mio malgrado, ad andare a fare una cascata. Ne ho salita una all’inizio della stagione e ora, quando i crocus spuntano sui prati, mi accingo ad affrontare la seconda: non c’è che dire, un’ottima pianificazione!

Arriviamo così a San Martino circondato da cime che sembrano il Fitz Roy talmente sono impataccate di neve e il ghiaccio lo troviamo. Solo che è in posizione sbagliata: la strada che entra in valle è infatti coperta di neve che col lavoro del sole e poi del gelo notturno forma uno spesso strato duro e scivoloso. Mentre quindi pattino verso la meta, mi domando perchè mai mi sia buttato in questa avventura invece di passare una tranquilla giornata al Giallo o, ancora meglio, scalare una delle pareti che appaiono in perfette condizioni per ricevere la stagione arrampicatoria 2013.

La valle è sommersa in un silenzio irreale mentre saliamo verso l’attacco di Romilla; già dal basso, le probabilità di superare la colata ci appaiono piuttosto ridotte ma, comunque, seguendo il principio del “tanto siamo già qui” ci infiliamo sulla traccia che ci conduce alla base del canale. Mi garantisco quindi la mia piccola dose di adrenalina quando decidiamo di continuare slegati fino al primo vero salto: il canale non è certo difficile ma un breve tratto verticale mi da l’opportunità di pianificare i prossimi week end con una gamba rotta nell’ipotesi che dovesse mancarmi il sostegno di un attrezzo! [continua]

Valle di Blenio: passo Sole (Ticino)

Posted in ciaspole on marzo 7, 2013 by fraclimb

domenica 03 marzo

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Il pullman si addentra in val di Blenio mentre scrutiamo preoccupati i versanti giallo marroni: sui pendii a sud restano solo tracce della neve caduta mentre sui restanti il manto si inerpica sulla difensiva solo verso le quote più elevate. Insomma, abbiamo cielo azzurro e sole ma sembra mancare l’elemento indispensabile per una ciaspolata e la cosa suona decisamente come una beffa soprattutto pensando al tempo dello scorso week end!

Imperterriti lasciamo comunque che il nostro autista ci porti verso Campo Blenio da cui dovremmo poi salire alla capanna Bovarina. Ovviamente tutto resta sulla carta: il bus compie una bella giravolta e ritorna verso Olivone; la ciaspolata qui non sa da fare! Ma noi siamo cocciuti e testardi e così proviamo verso il Lucumagno confidando nella diretta relazione tra aumento di quota e andamento dello strato nevoso. E in effetti la fortuna premia gli audaci: già a Campra l’ambiente ci appare decisamente più invernale e, man mano che proseguiamo, la situazione non fa che migliorare. Superiamo così Acquacalda per fermarci in località Casaccia dove, finalmente, inforchiamo le nostre ciaspole. [continua]

Sponda Occidentale del lago: Marnotto (Como)

Posted in scialpinismo on marzo 4, 2013 by fraclimb

sabato 02 marzo

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Sono indeciso tra sciare o scalare e alla fine provo a fare entrambi, sperando di sfruttare la nevicata dello scorso week end. Il tutto si prefigura come un ritorno alle origini: mi accordo con Lorenzo per lo scialpinismo e con Guido e C. per raggiungerli in falesia a Mezzegra, sperando così di assecondare entrambi gli ambiziosi desideri. Certo che forse, col senno di poi, avrei dovuto anticipare un po’ il ritrovo ma, confidando in una salita rapida, mi accordo per trovarmi alle 8 con Lorenzo e partire alla volta del Bregagno. Siccome però questa è la montagna off limit, questa volta ci si mette il lavoro del sole che, avendo sciolto la maggior parte della neve sul versante a lago, ci costringe al piano B: la salita del Marnotto.

Quando raggiungiamo il parcheggio, troviamo solo un buco per la macchina mentre in alto si stagliano i profili di altri scialpinisti ben più mattinieri di noi. Ricordo abbastanza bene il percorso lineare per averlo già affrontato nel 2008 e così mi metto davanti a condurre. Con passo deciso, seguo la traccia per poi abbandonarla quando questa inizia a piegare troppo a destra scoprendo così una neve già ampiamente trasformata dal sole e che non lascia presupporre nulla di buono per la discesa. In ogni caso superiamo il primo terzo del percorso con un tempo che lascia ben sperare per il resto della giornata anche se i primi dubbi nella pianificazione iniziano a fare capolino. Nel frattempo, rientrati rapidamente sull’evidente traccia che semplicemente ha svicolato da un tratto un po’ più ripido, faccio passare davanti Lorenzo mentre, tra una parola e l’altra, il ritmo si trasforma in quello di una piacevole scampagnata.

Incrociamo così chi ci ha preceduto, già impegnato sul percorso del rientro mentre la neve si fa ora più polverosa e accattivante. Con la quota anche l’ambiente si fa più interessante mentre l’Everest-Legnone si staglia dietro il crinale che sale al Bolettone. [continua]