domenica 20 febbraio
Sono alla fine di Susanna e la relazione non torna (nemmeno i miei ricordi ma questo è un altro problema legato al fatto che tra solo una trentina di anni dovrei andare in pensione). Anche sul primo tiro, se non avessi avuto un provvidenziale friend, probabilmente avrei dovuto ingegnarmi con qualche astruseria o, forse più probabilmente, avrei finito con l’ennesima ritirata. Vatti a fidare delle informazioni prese su internet: per Susanna servirebbero solo i rinvii e, alla fine del terzo tiro, si dovrebbe essere alla partenza di Saronno. L’altro problema, e quello è più personale, è che la relazione l’ho scritta io: possibile che fossi così forte o forse folle? Sulla prima lunghezza qualcuno ha infilato il cavetto del dado incastrato rendendolo di fatto inutilizzabile. E su questo quindi mi sento la coscienza abbastanza a posto (anche se poi è discutibile che anche su Saronno i friend non siano utili: tutto dipende se, su alcuni tratti, si sia disposti a voli interminabili sbattendo a destra e a manca alla Homer Simpson). Mentre sul fatto che al termine di Susanna si arrivi sulla successiva via, beh, tutto forse dipende dall’orogenesi alpina, dalla spinta dell’Africa, dall’aggiustamento glaciale isostatico e probabilmente anche dal Covid. L’idea di partenza (o forse sarebbe meglio dire il sogno) è salire la linea in libera, altrimenti chiederò indietro i soldi alla palestra. Infatti già al primo passo impegnativo, l’aquila chiama mentre la mia incapacità negli incastri mi mette di fronte alla realtà: ma siamo solo all’inizio, sono ancora freddo, è un po’ che non faccio vie e soprattutto che non metto piede in Medale e poi Marte sta guardando di traverso Giove e ieri ho mangiato troppo. Mi rifaccio sul terzo tiro ma non sono a mio agio, mi sento spaesato: forse sto facendo un po’ troppa falesia e sto tirando troppa plastica (oltre a quella che lancio nel relativo bidone dell’immondizia). In ogni caso il tiro che non esiste se lo becca il Gughi e così risolviamo anche il problema seguente: cambiare l’ordine degli addendi perché il ragazzo vuole tirare le lunghezze dure di Saranno, tanto poi il risultato non cambia, bisogna comunque uscire dalla parete. Sul primo tiro rimpiango la spazzola ma pompo un po’ e mi levo dagli impicci. [continua]