Val di Cogne: Lillaz gully (Aosta)

sabato 11 febbraio

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Sono passati due anni dall’ultima spiccozzata su cascata, una salita praticamente disastrosa dopo la quale avrei venduto volentieri chiodi, ramponi e picche. Invece quest’anno, forse anche complice un pizzico di spirito suicida, l’idea di massacrare qualche flusso gelato piano piano si fa strada tra roccia e sci finchè alla fine trovo qualcuno con cui provare a riaprire un libro oramai incrostato di polvere e ragnatele.

L’unica cosa a cui non devo riabituarmi è l’orario di ritrovo: almeno in quello sono ancora ben allenato! Poi però perdiamo una ventina di minuti a capire che Lorenzo si trova ad un altro parcheggio col risultato che verso le 9 siamo a Lillaz. Dal profondo baratro della mia ignoranza, avrei dato per certo che ad un orario simile si dovesse già essere impegnati nella distruzione del flusso gelato, così resto stupefatto della mandria di ghiacciatori in partenza verso le proprie vittime sacrificali: speriamo solo che ci lascino qualche brandello da immolare al Caianesimo! Almeno all’inizio, questo desiderio sembra possa realizzarsi visto che, una volta lasciata la mulattiera principale, non scoviamo alcuna traccia di passaggio. Risalgo quindi per il bosco imbiancato come fossi inseguito da un branco di cani idrofobi finchè sbuco su una comoda autostrada che si arrampica su per il pendio. Ignari, guadagniamo metro su metro fino a levarci i salami dagli occhi e aprirci alla conoscenza: più in alto, alla base della cascata, ci sono 7 o 8 alpinisiti in gelida attesa del proprio turno mentre altri stanno già iniziando l’opera di demolizione del flusso gelato. Al momento non ci preoccupiamo della fila e così continuiamo a salire finchè, all’ennesima conta, gli aspiranti diventano una decina per poi lievitare verso la dozzina e forse anche più come se si stessero riproducendo per ingannare l’attesa! [continua]

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