Pizzo Campanile: Panzeri Galbiati (val Darengo, alto Lario, Como)

venerdì 28, sabato 29 agosto

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Volevo caianare? Eccomi accontentato! Come al solito sono alla ricerca disperata di qualcuno con cui dare sfogo agli istinti da lotta con l’alpe e certo non avrei mai immaginato di trovarlo a Carate. Invece le Parche tessono spesso la loro tela in modi imprevisti e così, dopo aver abbondantemente ciacolato e essermi disfatto su 4 tiri, Tommy abbocca al mio amo pur essendo stato lui il primo a gettare l’esca cui mi avvinghio con morbosa voracità così che, alla fine, non è ben chiaro chi sia il cacciatore e chi la preda! Partiamo nel dopo lavoro del venerdì e, come al solito, devo correre per preparare il materiale: a volte ho il dubbio che sia proprio da questa frenetica attività di carica-scarica che derivi il mio allenamento! Così verso le 7 iniziamo la nostra lunga scarpinata verso la capanna Como.
Ho un vago ricordo del percorso che avevo affrontato qualche millenio prima quando certo non mi sfiorava l’idea del caianesimo extreme mentre il seme della lotta giaceva sopito da qualche parte nel mio animo; così resto solo un po’ perplesso per il tempo che mi spara il Tommy visto il dislivello tutto sommato contenuto che dobbiamo affrontare. Ancora una volta, però, non ho fatto correttamente i conti con il fatto che la valle entri maledettamente nelle viscere delle montagne! Così, quando arriviamo al rifugio, è già notte e io, più che mangiarmi il risotto, sprofonderei volentieri nel sacco a pelo. Se non altro, siamo in compagnia di 5 ragazzi impegnati nel trekking dell’alta via, così con una loquacità degna di un muto, trascorro il tempo prima della nanna ascoltando i discorsi tra loro e il mio nuovo compagno d’avventura per poi preparare il materassino e fiondarmi sotto il cielo stellato perchè la tradizione è pur sempre la tradizione!
Ronfo beatamente finchè ho la maledetta sensazione che piova: apro gli occhi e uno strato grigiastro copre le vette circostanti o, almeno, questo é quanto mi sembra di capire stando più nel mondo di Morfeo che nel nostro. [continua]

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