Pilastri del Pesgunfi: Cuba Libre e diedro Spini (val Masino, Sondrio)
domenica 02 novembre
RELAZIONE pdf (Cuba Libre)
RELAZIONE pdf (diedro Spini)
L’avventura di fine settimana mi ha psicologicamente scaricato oltre a lasciarmi alcune piccole e fastidiose fiacche ai piedi. A parte questo e le ginocchia un po’ gonfie, mi sento fisicamente bene ma non ho proprio alcuna voglia di imbarcarmi in un’altra avventura caiana. Così, in un certo senso, ho quasi paura delle possibili intenzioni di Cece: mai avrei creduto di arrivare a tanto! Eppure ciò che veramente mi attanaglia non è tanto il caianesimo in senso stretto quanto piuttosto ciò che ci sta attorno: l’avvicinamento mortale! Così, quando optiamo per il Pesgunfi alle porte della Valle, mi sento completamente rincuorato e, a quel punto ovviamente, non posso fare a meno di puntare ad un’evidente e logica linea puramente caiana: il diedro Spini! Per capire però il timore con cui ci avviciniamo alla struttura è prima necessario fare un passo indietro: ne io ne Cece abbiamo infatti con noi l’indispensabile guida lasciata o a riposare a casa (luogo per altro ideale) o piuttosto nel bagagliaio dell’auto parcheggiata a Lecco! Così, prima di avventurarci sui meandri misteriosi della parete, facciamo un salto al bar Monica a sbirciare le relazioni. Ciò nonostante e avendo appurato la teorica fattibilità della linea, preferiamo prima darci un occhio passeggiando sulla vicina Cuba Libre. E in effetti l’arrampicata si rivela (una volta tanto) tale: parte Cece superando un passo iniziale impegnativo (tra l’altro aggirabile) e poi prosegue il sottoscritto. La via è esteticamente ammirevole, lungo uno spigolo arrotondato ricolmo di funghi come fossimo alla sagra del porcino. Per dirla con le parole di Luca: “è una scala!” e, in effetti, mai definizione potrebbe calzare meglio. Superiamo quindi il terzo tiro e poi buttiamo le doppie senza dimenticare il vero motivo della nostra salita. Il diedro sembra nel complesso accondiscendente ma proprio nella sua eccessiva disponibilità temo si celi il classico tranello; poi, a meglio guardarlo, spuntano tratti che potrebbero presentare importanti problemi ma, ciò nonostante, partiamo decisi. [continua]
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