Val Masino: pizzo del Ferro centrale e discesa in Bondasca (Sondrio e Grigioni)
mercoledì 29, giovedì 30, venerdì 31 ottobre
Leggere certi libri è fonte di ambiziosi progetti a volte poco realizzabili. Uno degli ultimi, riguardava la famosa traversata dei fratelli Messner al Nanga Parbat: l’impresa mi ha stregato dandomi lo spunto per un’avventura parallela ma, ovviamente, in miniatura. Ultimamente ho letto anche un libro su Dan Osman ma quello, per fortuna, non ha subito gli stessi effetti!
Approfitto quindi di alcuni giorni di ferie per portare a compimento il progetto; la meta prescelta è uno dei pizzi del Ferro da salire da sud per poi scendere lungo il versante opposto e quindi rientrare dalla cima di Castello e dall’Allievi. Tutto sembra andare per il verso giusto se non fosse per un’inaspettata nevicata che ci mette il suo zampino rendendo il banchetto decisamente più piccante.
Il primo giorno inizio quindi a camminare poco prima delle 7: sono carico e motivato anche se la nebbia che stazione sopra la testa mi lascia da pensare. Ben presto però il sentiero mi porta oltre le nuvole dove il cielo è limpido e la giornata spaziale; nulla sembra quindi potersi mettere di traverso eccetto l’assillante incognita del ghiacciaio sul versante settentrionale. Intanto la quota aumenta più rapidamente di quanto avessi pensato, il bivacco Molteni Valsecchi passa dietro le spalle e quindi inizio a pestare neve lungo l’ampio canale. Contemporaneamente, in alto si prefigura il primo vero ostacolo: l’ampio colatoio infatti è chiuso da una parete verticale e difficilmente superabile; continuo ad avvicinarmi cercando con lo sguardo il punto debole della muraglia che, alla fine, si rivela essere a sinistra, proprio dove dal basso sembrava meno accessibile! Continuo su neve più ripida, poi supero uno stretto e marcio colatoio fino ad approdare su una serie di facili risalti. Forte del mio altissimo livello di climber, scalo le roccette, supero l’ultima fascia nevosa e poi mi mangio la breve crestina finale. [continua]
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