Val Malenco: rifugio del Grande Camerini e passo Vazzeda (Sondrio)

sabato 16, domenica 17 febbraio

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Sono entrato nell’alpinismo degli anni 2000, quello che accende i riflettori mediatici con tanto di collegamento internet in diretta e con un altro bottone spegne il purismo dell’avventura caiana. Già per preparare la salita passo la settimana a guardare la webcam del rifugio Del Grande Camerini ma, soprattutto, quella montagna di neve che ostruisce l’ingresso del bivacco invernale: per la mia mente autolesionista quell’ammasso da spalare è però un ulteriore sprone a partire; poi c’è l’immagine di Chiareggio e della sua strada inesorabilmente bianca che dovremo superare a piedi con una passeggiata piacevole come l’attraversamento della val di Mello dopo una salita in quota.

L’inconveniente ci costringe ad anticipare il ritrovo ma poi perdiamo tempo perchè il Matteo ci impiega mezz’ora per svegliarsi, poi a Chiesa svaligiamo l’alimentari con mio fratello in preda ad un attacco di shopping compulsivo e quindi ci prendiamo del tempo anche per una veloce colazione col risultato che iniziamo a sfacchinare alle 10 e mezza passate. Lo zaino è un basto da spedizione himalaiana con tanto di materassino che cerca di toccare il cielo da sopra la cupola; poi ci sono i maledetti e inutili attrezzi del demonio: le ciaspole. Alla fine della due giorni raggiungerò la matematica certezza che l’invenzione serva solo in pianura o su percorsi perfettamente battuti; praticamente hanno la stessa utilità di un paio di sci d’acqua sulla Streif!

All’imbocco del sentiero le racchette da tennis ci giocano già un brutto scherzo decretando il pensionamento di un cavetto d’acciaio che vincolerebbe il piede e costringendo Davide ad inventarsi un astruso sistema sostitutivo con alcuni legacci. Poi più in alto, nonostante gli ammennicoli, il manto nevoso non sempre riesce a sostenere il nostro peso col risultato che, a intervalli, ci ritroviamo a sprofondare nell’abisso. Ma forse la colpa è solo nostra perchè abbiamo saltato il passaggio dall’esorcista o, forse, bisognerebbe farsene una ragione e, per la prossima sfacchinata, procurarsi un bel paio di sci. [continua]

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