Grignetta: Canalone del Masso Incastrato o Canale Est (Lecco)

domenica 07 gennaio

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Ravano doveva essere e ravano è stato, forse anche sopra ogni più rosea aspettativa se tale si può definire lo sfacchinare senza meta apparente prima e, soprattutto, dopo la parte “tecnica” della giornata. Eppure il Jag mi aveva ben avvisato e la mia natura, da bravo caiano, non può che rallegrarsi per la lotta di giornata. Il preambolo è già tutto un programma: ritrovo verso le 6 per andare in Grignetta a “vedere” un canale. Storco il naso, infilo la frontale nello zaino e sono pronto per affrontare la “notte”. Poi, sarà perchè il ritrovo ai Resinelli sembra decisamente troppo presto, ce la prendiamo comoda con i preparativi tanto da lasciare l’auto verso le 7:30 e infilarci lungo la pista da bob che ci deve portare al sentiero della traversata bassa nonché unico momento della giornata in cui sarebbero tornati utili i ramponi. Siccome però tutti e 7 abbiamo voglia di spaccarci l’osso del collo o, alla meglio, piroettare per aria e atterrare pesantemente col deretano, affrontiamo la lastra ghiacciata che ricopre la mulattiera senza curarci del rischio scivolata col risultato che ci muoviamo come un gruppo di pazienti della clinica riabilitativa fino ad uscire dalla pista di pattinaggio e infilarci nel bosco. Quando poi finalmente il canale si profila sopra le nostre teste, noi continuiamo a seguire il sentiero allontanandoci dal nostro obiettivo perchè, almeno così ci viene fatto credere, dovrebbe essere più comodo raggiungere la parte “tosta” salendo da destra. Sarà ma il risultato è che iniziamo a vagare come raminghi per paglioni gialli e tanto ripidi da richiedere quasi un po’ di “grass tooling” cercando di rientrare verso il nostro canale. Beffarda poi la Grignetta si diverte a scavare continue vallette e impluvi dietro ogni crinale che ci si para davanti finchè, finalmente, raggiungiamo il nostro obiettivo. La vestizione ci porta via il tempo necessario ad una sposa per agghindarsi tanto che inizio a fremere e a domandarmi se siamo venuti qui solo per imitare i camosci o per provare a mettere insieme una specie di salita alpinistica finchè non riesco più a tenere chiusa la molla e inizio a pedonare il canale seguito a ruota dal Jag. Ci bastano però pochi passi per arrivare già alla prima stazione: un breve saltino roccioso sul quale non posso certo sfigurare. [continua]

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