Antimedale: la Scarpa Igienica e Quo Vadis? Ubi me Paret! (Lecco)
domenica 04 dicembre
Torno su questa parete lecchese dove non avrei mai immaginato che potesse esserci una linea che salisse tra la Chiappa e la via degli Istruttori. A volte mi chiedo come faccia l’occhio dell’alpinista a trovare una via nei meandri di una ragnatela. Eppure anni fa qualcuno è passato proprio da lì e ora la linea è stata ripulita e sistemata, pronta per noi FF alpinisti! C’è poi anche da considerare l’abilità di Cece a restare sempre aggiornato su qualsiasi novità dell’area lecchese e non solo mentre il sottoscritto se ne sta inesorabilmente sepolto sotto gli strati di polvere dell’antichità attraverso la quale solo molto di rado riesce a filtrare qualche notizia.
Ci troviamo quindi a ripercorrere il primo tiro degli Istruttori e poi, con un’indicazione quanto mai vaga, inizio a salire verso l’ignoto: l’unica informazione è che dovrò stare a sinistra della via di partenza, così mi avvio alla caccia delle protezioni che mi guideranno verso la sosta successiva. Scalo sull’ottima roccia della parete raggiungendo rapidamente un punto di fermata ma mi sembra un vero peccato porre già un termine a questa danza così continuo a salire senza minimamente pensare che la corda potrebbe non essere sufficiente. Risolvo quindi il primo rebus della giornata e poi mi avvio verso l’alto per placca super compatta fino al termine del tiro che, fortuna vuole, arriva poco prima della fine della corda! Non mi resta quindi che recuperare Cece e osservare intanto la pancia che gongola più in alto. Le lunghe ore passate a tirare plastica e che fanno inorridire l’aquila tornano però utili e l’amico supera il tiro seguente nonchè probabilmente anche il più duro: seguo quindi le sue maestrie non proprio convinto della logicità del percorso che, giusto ad una spanna, potrebbe passare sulla più facile via degli Istruttori per poi continuare con un altra breve lunghezza lungo la quale rischio quasi di perdermi! Ci troviamo così alla base di un evidente tetto che impaziente aspetta al varco il buon Cece. [continua]
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