Engadina: capanna Boval (Grigioni)
sabato 30 luglio
Dove abbiamo sbagliato? Quando abbiamo macchiato la nostra pura anima caiana tanto da suscitare la collera delle Dolomiti? Perché queste sembrano decise a non accettarci mai? Già un paio di anni fa avevamo trovato condizioni non pienamente favorevoli mentre lo scorso week end i miei sogni di gloria si sono infranti contro la perturbazione di giornata e ora è ancora il tempo instabile a farci rivedere i programmi. Previsioni alla mano e battendoci il petto in segno di penitenza, non ci rimane quindi che starcene dalle nostre parti con buona pace del portafogli e del mio lato camionista: la soluzione dell’avanti e indietro comporterà infatti un numero spropositato di chilometri passati con le chiappe sui sedili dell’auto piuttosto che con le scarpe tra sassi e prati. Poco male, l’importante è risolvere il più grosso problema della settimana: che fare nel week end?
Iniziamo quindi con qualcosa di facile ma soprattutto che non richieda sveglie antidiluviane, ci permetta di prenderci un po’ di fresco e non richieda l’esborso del biglietto di una funivia. Qualsiasi computer andrebbe in tilt con simili richieste ma non il macinino caiano che, elaborando dati e valutando le possibilità del suo database, tira fuori la soluzione, per dire il vero ricopiando vecchie idee di Samuel e Boris. Così eccoci a cercare parcheggio nella valle del Morteratsch e soprattutto districarci con le istruzioni del parchimetro finchè finalmente ci vengono in aiuto gli insegnamenti delle elementari, leggiamo tutta la consegna e risolviamo il difficile rebus!
Al bivio per la capanna, la probabilità di mandare all’aria l’escursione raggiunge il suo picco massimo: seguendo infatti il pigro, ciondolante e trascinato istinto dell’escursionista domenicale, rischiamo di continuare lungo la comoda mulattiera ignorando completamente la deviazione lungo un sentiero che si inoltra nel bosco per poi salire con alcuni tornanti. [continua]
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