Resegone: canalone Pesciola meridionale (Lecco)
sabato 07 febbraio
Caianesimo, estremismo, lavato fino alle mutande, lotta con l’alpe, stile libero nella neve: gli ingredienti ci sono tutti e la ricetta non può che risultare gustosa; finalmente la tessera tornerà a riempirsi! Tutto inizia con la proposta di infilarsi in un qualche canale per saggiare un po’ di sana tradizione: l’idea mi stuzzica considerevolmente oltre a darmi modo di levare la polvere dalle picche. Solo l’incipit farebbe inorridire i padri fondatori ma la funivia è un lusso a cui difficilmente riesco dire di no e così prendiamo la scatola di tolla che si alza verso l’alto infilandosi sempre più nelle nebbie, unico grosso punto di domanda sulla riuscita dell’impresa. A parte poi che rischio di rompermi l’osso del collo sul viscido pavimento dell’arrivo, per il resto il viaggio non presenta problemi e così sbuchiamo fuori dalla struttura come fossimo dei Cassin davanti alle Jorasses, con la differenza che il grande vecio aveva in mano una foto della parete e, probabilmente, una buona vista sul nuovo terreno di battaglia. Noi invece sappiamo che da qualche parte, dietro le nuvole, c’è il Resegone dove, a sinistra del Comera, sale il nostro obiettivo. Per il resto, il sentiero d’accesso è una specie di cubo di Rubic. Ricordo solo che bisogna scendere lungo la mulattiera, raggiungere un crocevia e poi tentare la fortuna: tutte le volte che ho chiesto aiuto alla dea bendata, questa ha sempre guardato dall’altra parte e, anche oggi, la situazione si ripete. Prendiamo infatti il sentiero per il canalone Bobbio, forse perchè, essendo l’unico in salita, risponde pienamente alla regola principe del caiano: prima si sale, poi si scende! Qui, ovviamente, è il contrario! [continua]
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