Qualido: Quote Rosa (val di Mello, Sondrio)
sabato 07 giugno
Qualido; solo a sentirne il nome da un lato mi viene il latte alle ginocchia ma dall’altro le mani iniziano a prudere. Con frenetico isterismo sfoglio assatanato le pagine della guida; i fogli lucidi corrono senza però riuscire a tenere la scia della mente che è ben già più avanti. Studio difficoltà e sviluppi finchè alla fine infilo nello zaino anche la frontale individuando un paio di alternative alla “passeggiata” proposta da Cece.
Al parcheggio la decisione non è ancora presa e quindi, anche se la probabilità di attaccare una delle mie proposte è quantomeno bassa, aggiungo ai ferri anche chiodi e martello prima di iniziare ad arrancare su per il sentiero. Intanto la parete sembra divertirsi a giocare con il nostro fiatone mostrandosi sempre più vicina quando in realtà siamo separati dall’abisso cui noi continuiamo imperterriti a non prestare attenzione macinando metri su metri a testa bassa come muli verso la promessa della carota. La prima vera difficoltà è l’attraversamento del torrente: questo spumeggia e rumoreggia sogghignando sotto i baffi ben sapendo che la sua trappola scatterà nel pomeriggio quando la portata sarà decisamente più importante. Comunque consci dell’incaprettamento e senza badare al fatto che ad ogni azione consegue una reazione, da bravi e impavidi caiani ce ne infischiamo di quel che sarà e, brancate le fisse logore, ci dedichiamo al lavaggio di scarpe, calzettoni, piedi e tutto ciò che si trova sotto il ginocchio. Il fresco passaggio in lavanderia corrobora e tonifica la muscolatura tanto che lasciamo correre e passiamo oltre la muraglia su cui una folla d’arditi è già intenta nella propria battaglia mentre il cuore singhiozza e le gambe iniziano a rallentare pensando a quel che sarebbe potuto essere se ci fossimo spinti un po’ oltre. [continua]
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