Val Masino: sentiero Roma in invernale
domenica 22, lunedì 23 dicembre
Il sentiero Roma in invernale resta un tabù, un sogno appena abbozzato ma che rimane informe, amorfo, indefinito, impercettibile. Insomma, come una cacca molliccia.
La squadra parte agguerrita ma con un giorno di ritardo rispetto la tabella di marcia causa imprevisti dell’ultima ora. D’altra parte quest’anno è un po’ come pedalare cercando di infilare ripetutamente i piedi tra i raggi della ruota anteriore; questa volta, per di più, ci si mette anche l’aiuto esterno e il ribaltamento è sostanzialmente assicurato.
Ma andiamo con ordine. L’idea affonda le radici nel lontanissimo 2005 cioé quando il mio alpinismo si fermava al IV e di artificiale manco a parlarne! Ricordo tra gli strumenti più inutili il termometro da esterno che mio papà si era portato per vedere la temperatura, solo perché gli zaini non erano già abbastanza leggeri! E poi c’era la pentola che Rufus aveva rubato direttamente dal camino della nonna: 4kg di pura ghisa da portarsi su fino all’Allievi! L’ingresso in notturna nell’accogliente bivacco invernale (da lì poi non ho più avuto problemi a dormire sulle piode col vento gelido a sferzarmi il volto) e Lorenzo, sicuro, che punta al piano più alto “perché lì ci va il caldo”: certo ma anche la neve infiltratasi da uno dei numerosi buchi del formaggio svizzero dove passeremo la notte! E prima ancora ricordo i miei vani tentativi per aprire la porta d’ingresso che, alla fine, mi avevano portato disperatamente a capire come forzare una finestra! Insomma un concentrato di pezzi sformati del puzzle che non avrebbero potuto che dare luogo ad un’immagine amorfa. E così, il giorno dopo, sfiancati dalle 7 ore di cammino e dalla traccia da pestare, non avremmo potuto che tornare sui nostri passi. [continua]
gennaio 15, 2014 a 12:07 PM
grandi ragazzi! questa si che è vita!
ale
gennaio 18, 2014 a 3:20 PM
la prossima voltà però mi porto lo zampone con le lenticchie!