Valle Spluga (o val San Giacomo): cascata di Vho
sabato 26 febbraio
Lasciamo la strada per Madesimo incuneandoci tra le vecchie case di Vho: delle cascate sul versante orografico sinistro non c’è più traccia e ci chiediamo se non fosse stato meglio caricare le scarpette al posto di picche e ramponi. Ma oramai siamo diretti a boh e ci proseguiamo.
Passiamo il primo nucleo di case e, per una strada che a mala pena è sufficiente per l’utilitaria di Ema, raggiungiamo il secondo agglomerato dove veniamo accolti dai ringhi di due cani idrofobi. Un grosso esemplare nero dal pelo rasta ci gira intorno mentre mi barrico chiudendo la sicura della portiera: se dovesse aver imparato ad aprire le maniglie, farebbe di noi dei succulenti hot-man!
Proseguiamo sulla strada e i cani tornano da dove sono venuti. Sbaraccato il materiale e cambiato il suo mezzo di trasporto (dal bagagliaio alle nostre schiene) ci inoltriamo nel bosco tenendoci alla larga dal territorio dei due diavoli inferociti.
La cascata è bella: incassata in una stretta gola ma è un po’ troppo cascata. Il poco ghiaccio presente non è scalabile e così decidiamo di proseguire per il pendio boschivo fino a raggiungere un punto dove poter sfoderare picca e ramponi. [continua]
marzo 3, 2011 a 11:58 am
Ciao Fra, spettacolo il racconto! Ma poi sei andato in pronto soccorso per farti anputare qualche parte del corpo?
marzo 3, 2011 a 12:28 PM
no, sono ancora integro!
tu, piuttosto, caghi ancora bordeaux?
marzo 3, 2011 a 3:49 PM
No, dal bordeaux sono passato all’azzurro puffo, a causa di alcune pastiglie che mi ha ordinato il medico dopo che ho fatto un bagno a 0C in un torrente