Antimedale: via degli istruttori

sabato 13 febbraio

Mentre salgo verso l’attacco delle vie in dolce compagnia di Micol non posso che ammirare la pala del Medale mentre mi ritornano in mente le parole del Crodaiolo: “… non è la Marmolada, non è un cazzo, ma è il Medale!”. Sarà la lunga astinenza dallo stare appesi in sosta, il dipanamento delle corde, l’attesa del compagno di salita, ma ai miei occhi, oggi, quella frase racchiude il senso di quella muraglia aggettante. Poi la mente divaga focalizzandosi su orizzonti più lontani che paiono però offuscati, indefiniti.

La scelta è caduta sulla via degli istruttori, salita già più volte, ma che conserva sempre un suo particolare fascino; ogni volta provo sensazioni nuove legate alla mera scalata, a un singolo passaggio oppure al contesto che mi circonda. Appeso ad una sosta, mi soffermo sull’operosa Lecco, lo sguardo corre verso sud lungo il corso dell’Adda e poi più in là, verso la pianura.

Mentre ne accarezzo la roccia, la mia immaginazione divaga prefigurando i passaggi salienti: il tettino all’inizio del terzo tiro, il geometrico diedro della penultima lunghezza, il delicato traverso finale. In sosta provo un senso di euforia quasi celata ma comunque viva: godo del sole, della scalata, della giornata nel suo insieme. [continua]

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6 Risposte a “Antimedale: via degli istruttori”

  1. graaandi progressi! 😉
    mica gradi o tempi

  2. crodaiolo Says:

    E bravo il goloso!
    Un vero predone di Emozioni affamato non di sola croda…
    ma anche di pudici sorrisi 🙂

    Io ed il tuo amico ce l’abbiamo messa tutta …
    per sloggiare in fretta e lasciarti dedito alla didattica :
    la chiamano via degli Istruttori mica per niente !

    Alla prossima!

  3. bellissimo racconto, davvero, per un istante ho pensato di esser lì!
    bravo!

    e grazie per i cinque minuti di serenità!
    ciao ciao

  4. undisclosed Says:

    ANNEGANDO PENSIERI IN UNA VASCHETTA DI GELATO

    Antimedale
    io ti osservo.il mio sguardo si fa sempre più fisso.penetrante da attirare la tua attenzione.
    non sono altro che un fascio di mille interrogativi.busso alla tua magione.
    le paure si allontanano passo dopo passo mentre mi avvicino all’attacco della via.imbrago.corda.caschetto.
    avverto il tuo lasciapassare.inizia la scalata.la mia mente si annulla.il dialogo tra noi si fa sempre piu serrato.
    sembra successo troppo in fretta.scorgo la cima.hai riservato un finale degno di essere chiamato tale.
    solo voglia di ricominciare.punto a capo.
    rincominciare.

  5. non ci crederai ma tra racconto e foto mi è venuta voglia di arrampicare, o meglio, di fare una vietta. basta falesia!

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