Scarenna e Bolettone

sabato 6 dicembre

Non sono ancora le 9 quando arrivo con Rufus a Scarenna. Il sole non ha ancora raggiunto la falesia e così iniziamo a scaldarci su alcuni tiri facili: dobbiamo raggiungere la catena prima di perdere la sensibilità delle dita! Poi finalmente la  parete viene illuminata dai raggi solari e così ci spostiamo nella zona della puleggia per provare qualcosa di un po’ più impegnativo. La scelta cade quindi su Clara che però riesco a chiudere con un resting. Ritirata la corda, optiamo per una lunghezza più impegnativa: non c’è in giro ancora nessuno, quindi non rischiamo grosse figuracce! Aiutandomi abbondantemente con i rinvii, raggiungo la sosta del tiro prescelto: un 7a un po’ più a destra di Clara. Con la corda dall’alto, proviamo quindi alternativamente i vari passaggi cercando di capire come superare i tratti duri. Riusciamo così a ghisarci le braccia, ma anche ad intuire un paio di movimenti impegnativi: bisognerà provarli ancora e cercare di metterli assieme e poi chiudere il tutto da primi! Per chiudere la mattinata, arrampico su Ulisse panciuto che all’unto ha aggiunto anche alcuni tratti bagnati.

Ritornando a casa, mi si parano davanti gli imbiancati Boletto e Bolettone e la voglia di farci un salto cresce esponenzialmente. Così recuperati pelli e sci, salgo alla Salute e da qui in cima al Bolettone: la pianura si è completamente coperta di nubi, mentre in lontananza si stagliano le cime dell’appennino. Decido di proseguire, cercando di raggiungere il Palanzone. Quindi inizio la discesa nel bosco dei faggi senza togliere le pelli che altrimenti dovrei rimettere. Perdo così un po’ di quota e poi inizio a traversare verso destra. Le lancette dell’orologio però corrono e mi rendo conto che non riuscirei a raggiungere l’obiettivo: decido allora di risalire al Bolettone e quindi ridiscendere alla macchina. La slita non è certo facilitata dalla neve farinosa, ma dopo un po’ di ravano tra gli alberi sono nuovamente sul crinale. Tolte le pelli mi butto a capofitto in una discesa semplicemente stupefacente su una neve trasformata e quasi primaverile. Poi però l’idillio termina rapidamente una volta imboccato il bosco e quindi la stradina che mi riporta al punto di partenza.

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