Cassin al Sigaro Dones

domenica 4 maggio

Dopo le scarse prestazioni di ieri al Giallo, qualche dubbio sull’obiettivo odierno mi sono sorti, ma oramai io e Lorenzo siamo in ballo e quindi… Dal rifugio Porta, risaliamo il sentiero fino alla base del versante settentrionale del Sigaro Dones: uno spesso strato di neve ricopre la base della struttura, riparato dalla lama staccata davanti al torrione.

L1: Attacco subito a sinistra del camino tra il Torrione Magnaghi e il Sigaro, stando a destra della Panzeri. La via passerebbe lungo il camino ma, essendo bagnato, preferisco rimanere sul Magnaghi con arrampicata di soddisfazione e su roccia buona. Attrezzo tutto il tiro con friends e cordini e mi fermo in corrispondenza del pianoro detritico, assicurandomi alla catena della sosta per la calata (IV/IV+).

L2: Supero il masso incastrato tra il Magnaghi e il Sigaro e quindi percorro la cengia verso destra su quest’ultimo. Una volta raggiunta la fessura proprio sulla verticale della sosta, inizio a seguirla, incontrando numerosi chiodi piuttosto vecchi e arrugginiti. La fessura sale per diversi metri, ma la via, raggiunta una zona più facile, gira lo spigolo a destra e sale fino alla sosta in comune con la Rizieri (numerosi chiodi vecchi; V+ e A0 o 6a).

L3: Proseguo diritto per parete leggermente strapiombante fino a una netta fessura orizzontale, incontrando diversi chiodi sempre piuttosto vetusti. La via quindi piega a sinistra, tornando sulla parete di fronte al Magnaghi, fino a raggiungere, con un passo decisamente atletico, le facili roccette che portano in vetta (V+ e A0 o 6b). Consiglio di rinviare molto lungo (soprattutto il chiodo prima di piegare a sinistra), per ridurre l’attrito delle corde con gli ancoraggi.

La discesa si svolge quasi sulla stessa linea di salita su ottime soste a resinati con catena: noi abbiamo utilizzato due corde da 60m, riuscendo ad arrivare alla base con una sola calata. Sono necessari 14 rinvii, friends e cordini per la prima lunghezza e eventualmente un martello per ribattere i chiodi (noi l’avevamo, ma non l’ho mai usato).

Nel complesso si tratta di una salita di soddisfazione mai banale (TD-), anche se di sole 3 lunghezze. La chiodatura, anche se estremamente vicina, non ispira grande fiducia e richiede di essere continuamente controllata. Personalmente ho preferito tirare qualche chiodo piuttosto che rischiare di volare su protezioni così arrugginite! La guida del CAI segnala un tempo di 2.30h, ma noi, pur procedendo con calma e tranquillità, ne abbiamo impiegate poco più di 2. Con spirito d’alpinismo classico, non abbiamo mancato la visita finale alla cima della Grignetta salendo dal canalone Porta.

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Una Risposta a “Cassin al Sigaro Dones”

  1. domenica vi abbiamo incontrato mentre ci calavamo dal sigaro. durante la calata stavo proprio pensando a che via passasse in quel camino umido. i complimenti sono ovvi, non solo per questa salita ma anche per quanto hai fatto finora e quanto farai. ciao

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