Resegone
sabato 2 febbraio
difficoltà: MS
dislivello: 800
Indecisione. Direi che questa è il termine giusto per dipingere i preparativi in vista di questo week-end. Inizialmente il tempo doveva essere stupendo, poi le previsioni sono cambiate, tantè che in mattinata nel lecchese pioveva. Oggi, verso le 11, mi sento con Luca che mi propone una scialpinistica al Resegone. L’alternativa era stare a casa a far nulla o, al massimo, un giro in falesia (ma da solo, che palle!). Quindi colgo l’occasione e parto per quest’avventura.
Ci troviamo a Lecco e partiamo in vista di Ballabio e quindi Morterone. La neve, che evidentemente ha smesso di cadere da poche ore, imbianca ancora la strada per raggiungere l’ultimo paese da dove inizia il percorso di salita. Superiamo lo spazzaneve, ma dopo poche centinaia di metri siamo bloccati: l’auto slitta sulla salita, giusto pochi metri prima che riprenda l’asfalto. Iniziamo bene! Prendiamo le pale così da togliere quel tanto di neve che ci permette di proseguire.
A Morterone lasciamo la macchina e prendiamo la traccia che sale in direttiva della vetta attraversando un fitto bosco. Il ritmo è subito indiavolato e ben presto comincerò a pagare lo scotto di una partenza così sfrenata. Quasi al termine degli alberi (intorno ai 1300m), la traccia piega decisamente a sinistra diventando quasi un falsopiano. Si prosegue fino a incontrare alcuni cartelli indicatori e quindi si riprende a salire fino alla visibile vetta.
Dopo 1h 15′ circa siamo in cima dove ci accoglie una lieve ma pungente brezza: lo spettacolo che si apre ai nostri occhi ripaga decisamente gli sforzi. Tutta la pianura è ricoperta da un fitto tappeto di nuvole e solo la catena svetta da questo piatto mare: in lontananza scorgiamo il Cervino, mentre più a Nord svettano il Grignone, il Pizzo dei Tre Signori, il Disgrazia e il gruppo del Bernina. Intanto il sole ci saluta con i suoi tiepidi raggi mentre si tuffa verso occidente.
Iniziamo una stupefacente discesa su un manto duro ricoperto da pochi centimetri di neve fresca: il divertimento è assicurato! Ci buttiamo a capofitto nel canale che scende dalla vetta per poi tuffarsi nel bosco che qui è perfettamente sciabile. Il percorso è leggermente differente da quello di salita e punta all’evidente traliccio dell’alta tensione costruito sul costolone di fronte al Resegone; da lì poi piega decisamente a sinistra verso Morterone.
marzo 6, 2008 a 2:47 PM
Chissà se hai risolto? Priva a copiare il codice con il tasto “COPIA” e dopo incollalo. (sempre con il mouse). Se non ti riesce tale operazione prova con il link dell’immagine. Ciao e Buona Montagna da Dorino